Nel video l’intervista alla dottoressa Marianna Meschiari, Infettivologa del Policlinico di Modena
Non è più necessario risultare negativi al doppio tampone per decretare la fine dell’isolamento per chi si è ammalato di Covid. A dirlo sono le nuove linee guida provvisorie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che invece prevedono che bastino tre giorni senza sintomi (inclusi febbre e problemi respiratori), e cioè tre giorni di guarigione clinica per poter uscire dall’isolamento. Secondo i risultati più recenti, ha spiegato l’Oms, le persone senza più sintomi possono ancora risultare positive al virus mediante tampone RT-PCR per molte settimane, ma nonostante ciò “è improbabile che siano infettivi e quindi in grado di trasmettere il virus a un’altra persona”. Stando alle nuove linee guida quindi, a dieci giorni dai primi sintomi, i pazienti possono terminare l’isolamento se per altri tre non hanno più mostrato sintomi della malattia. Per quanto riguarda gli asintomatici invece, a dieci giorni dal rilevamento del SARS-CoV-2 tramite tampone, l’isolamento può finire. Un cambio di linea appare radicale rispetto alle linee guida precedenti, ma dal Policlinico di Modena gli esperti ci spiegano che criteri simili erano già sul tavolo. Il doppio tampone rimane uno strumento precauzionale utile per chi vive o lavora a stretto contatto con persone immunodepresse, mentre per gli altri, il principio guida, spiega l’infettivologa Marianna Meschiari, deve rimanere quello del buon senso.