Nel video le interviste a:
- Antonio Ingroia, Avvocato marito di Alice Neri
- Cosimo Zaccaria, Avvocato madre e fratello Alice Neri
- Roberto Ghini, Avvocato difensore Mohamed Gaaloul
Ha preso il via questa mattina in Corte d’Assise il processo per l’omicidio di Alice Neri, la donna trovata carbonizzata nella sua auto nelle campagne di Fossa di Concordia. L’unico indagato presente oggi in aula è il 30enne Mohamed Gaaloul, difeso dall’avvocato Roberto Ghini, che ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Un processo iniziato solo intorno alle 10.30, dopo la protesta da parte di alcune associazioni sulla scelta dell’aula, troppo piccola per accogliere chi aveva intenzione di assistere. A trasferimento avvenuto, si sono costituite le parti civili: la madre Patrizia Montorsi e il fratello Matteo Marzoli, difesi dagli avvocati Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini; il marito Nicholas Negrini, assente in aula ma assistito dall’avvocato Antonio Ingroia. Infine le associazioni Udi Modena, la Casa delle donne contro la violenza e la Caramella buona; quest’ultima tuttavia non è stata ammessa. Un’udienza di carattere tecnico, che non è entrata nel merito degli elementi raccolti. Anche così, l’attenzione sul caso è stata altissima. All’interno del tribunale le telecamere sono state vietate, ma al di fuori numerosi giornalisti erano presenti. Si avvicina il momento della verità hanno dichiarato gli avvocati. Se per i pm sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico di Mohamed Gaaloul, la difesa lo ha sempre ritenuto innocente, mentre Ingroia non esclude ancora la pista del terzo uomo. Convinto della colpevolezza del 30enne tunisino l’avvocato della madre e del fratello di Alice. Ciò che è certo è che si tratterà di un processo lungo, delicato e difficile