Medici a gettone e gestione affidata a soggetti esterni. La Fimmg dell’Emilia-Romagna, la federazione dei medici di medicina generale, getta ombre sui nuovi Cau, i centri di assistenza urgenza. E lo fa accusando sia le Ausl sia la Regione di “disattendere gli accordi” siglati per l’attivazione di queste nuove strutture. Il segretario regionale, Daniele Morini, arriva persino a ventilare l’ipotesi di sfilare la sua organizzazione dal patto con la Regione sui Cau. “Ogni proseguimento di collaborazione e trattative potrà avvenire solamente nel pieno rispetto delle intese firmate, al momento vistosamente disatteso”, avverte Morini. I problemi sembrano al momento non registrarsi nei due Cau di Modena, ma giovedì anche la segreteria del nostro territorio incontrerà di nuovo la regione per chiedere conto di tutte le criticità. Morini ha sottolineato in una nota come, tra i fatti più gravi, ci siano Ausl che fanno accordi temporanei con medici assimilabili a gettonisti i quali “hanno coperto – aggiunge il segretario – le mancanze di un’azienda poco organizzata”. Addirittura, pare che qualche Ausl abbia appaltato a un servizio esterno la gestione del Cau. “Fatto gravissimo – secondo il segretario della FIMMG – poiché comporterebbe un evidente passo verso una simil-privatizzazione del servizio pubblico”.
OMBRE SUI CAU: “USANO MEDICI A GETTONE”, LA FIMMG RISCHIA DI SFILARSI
La federazione dei medici di medicina generale getta ombre sui nuovi Cau, i centri di emergenza-urgenza voluti dalla Regione per alleggerire i pronto soccorso. La sigla segnala l’uso di medici a gettone o gestore esterni e minaccia di sfilarsi dal patto firmato con viale Aldo Moro