Se la straordinarietà degli atleti si misura anche in base alla loro longevità sportiva, allora Gregorio Paltrinieri non lo batte nessuno. Quarta Olimpiade, quinta medaglia in bacheca.
Ieri, l’argento nei 1500 metri stile libero, battuto soltanto dallo statunitense Bobby Finke, in grado di realizzare il record del mondo della specialità e davanti a Daniel Wiffen, l’irlandese dominatore degli 800 metri. Un tempo cronometrico – 14 minuti 34 secondi e 55 centesimi – molto vicino a quello con cui Paltrinieri vinse l’oro nei 1500 ai Giochi di Rio de Janeiro 2016, 8 anni fa. E il tempo, per Greg, sembra non passare mai. Un vero elisir di lunga vita sportiva. Il nuotatore di Carpi – 30 anni il prossimo 5 settembre – ha dichiarato di essere felicissimo della sua stupenda gara e anche di aver battuto la febbre “da stress”, così l’ha definita, con la quale ha convissuto negli ultimi giorni, misurata anche un’ora prima del via della finale dei 1500 metri. Ora, un po’ di meritato riposo, ma neppure tanto, perché giovedì ci sono le prove della gara di fondo e venerdì mattina la finalissima della 10 km in acque libere. Dalla torbida Senna parigina potrebbe emergere un’altra medaglia per l’infinito Paltrinieri.