La proroga al lockdown, attualmente previsto fino al 13 aprile, è sempre più vicina. A breve dovrebbe arrivare la firma di Giuseppe Conte su un nuovo Dpcm che predispone la chiusura di tutte le attività non essenziali fino al 3 maggio prossimo. Un rinnovo di tutte le misure restrittive contro la diffusione del contagio da Coronavirus. A consigliarlo è gran parte della comunità scientifica, dagli scienziati e immunologi che fanno intendere che la fine dell’epidemia è ancora lontana e che bisogna essere pazienti all’Organizzazione mondiale della sanità al Centro europeo per le malattie infettive, che sconsiglia la riapertura in assenza di un chiaro sistema di test e di sorveglianza, di cui attualmente l’Italia non dispone. Anche il Comitato scientifico frena, di qui la cautela del premier Conte e del ministro della Salute Speranza. Dall’altra parte le aziende italiane chiedono di ripartire, almeno “a macchia di leopardo”, secondo criteri strategici, tenendo conto delle necessità delle varie industrie e del costo economico che si fa ogni giorno più grave.
Dopo il 13 aprile potrebbero aprire alcune attività. Per esempio quelle legate al manifatturiero, alla meccanica, alla farmaceutica, alla filiera agroalimentare. Possibile che si alzeranno le saracinesche di alcuni esercizi commerciali (ad esempio cartolibrerie) ma la ‘lista’ completa verrà stilata nelle prossime ore. Gli italiani in ogni caso dovranno aspettare maggio per uscire dall’isolamento. E anche per il dopo sarà necessario rispettare alcune regole come il distanziamento sociale.