Dopo un 2023 da record, con il più alto numero di trapianti eseguiti, 585, e 325 donatori segnalati, anche i dati 2024 in Emilia-Romagna si confermano positivi: la regione è tra le prime in Italia per numero di donatori utilizzati – cioè quelli da cui è stato trapiantato almeno un organo – per milione di popolazione, che al 31 agosto 2024 sono 45,7 contro la media italiana di 30.
Aumentano i donatori segnalati: dal 1^ gennaio al 31 agosto sono 225, +15 rispetto allo stesso periodo del 2023, e una netta crescita (+46) si registra per i prelievi di cornee, 1.508 rispetto ai 1.462 dei primi 8 mesi 2023.
In numeri assoluti, sono stati 134 (-14) i donatori utilizzati e 349 i trapianti eseguiti (-35), di cui 18 di cuore, 5 di polmone, 150 di fegato, 175 di rene e 1 di pancreas; le opposizioni, che nel 2023 erano state 42 (20%), salgono a 56 (24,9%): su questo fronte da anni l’Emilia-Romagna si colloca stabilmente al di sotto della media nazionale, ottenendo una delle percentuali di opposizione più basse tra le regioni italiane.
“L’Emilia-Romagna- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini– si conferma anche nel 2024 una regione con una rete trapiantologica di altissimo livello, un sistema di donazioni e trapianti capillare e molto efficiente e professionisti di straordinaria professionalità. Per merito loro, delle associazioni, e dei tanti cittadini che, con grande generosità, decidono di donare gli organi, si continuano a salvare giorno dopo giorno delle vite umane. Nel 2023 abbiamo raggiunto i risultati migliori di sempre, e quest’anno ci confermiamo tra le regioni con il più alto numero di donatori utilizzati. Ringraziamo- chiude Donini- il Centro Riferimento Trapianti, tutti i centri trapianto dell’Emilia-Romagna e le strutture che supportano 24 ore al giorno il percorso donativo-trapiantologico”.
Il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna è stato istituito nel 1997, primo in Italia: l’Emilia-Romagna è stata infatti la prima regione ad adottare un’apposita legge regionale (53/1995) per strutturare e rendere più efficiente la collaborazione tra gli ospedali in tema di trapianti. Un modello pionieristico che è stato preso ad esempio, pochi anni dopo l’istituzione, per la stesura della legge nazionale in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti (legge 91 del 1999).
Il CRT è l’organo di governo regionale, la cui sede operativa si trova presso l’IRCCS Policlinico Sant’Orsola di Bologna, per far funzionare al meglio il percorso di donazione e trapianto di organi e tessuti, che in Emilia-Romagna è organizzato secondo il modello ‘Hub & Spoke’. In questo modo viene garantito anche il collegamento tra centri di alta specializzazione e gli ospedali del territorio con le sedi donative, i centri trapianto, le sedi delle banche di tessuti e cellule in rete tra loro.
La rete donativa regionale
Da Piacenza a Rimini sono 23 gli ospedali deputati alla segnalazione di donatori di organi e tessuti e cellule. Sono invece 3 i centri per le attività di trapianto d’organo: l’Azienda ospedaliero universitaria di Parma, che si occupa di trapianti di rene e rene-pancreas, quella di Modena, specializzata in fegato e rene, e quella di Bologna, dove vengono effettuati trapianti di rene, rene-pancreas, cuore, fegato, polmone, intestino e multiviscerali.