Nel primo sabato di zona arancione dopo oltre un mese di rosso, i modenesi hanno ravvivato le strade del centro storico, approfittando dei negozi di nuovo aperti. E altri finesettimana di maggiori libertà sono in arrivo. Ieri l’Emilia-Romagna è stata riconfermata arancione con un indice Rt sceso a 0,78 e un tasso di contagi settimanale pari a 180 ogni 100mila abitanti. Indicatori che al di là delle cifre dicono che in regione ci si può spostare all’interno del proprio comune senza autocertificazione e rimangono aperti negozi ritenuti non essenziali. Le prospettive poi, sono quelle di ulteriori riaperture: se la regione dovesse confermare i dati di ieri anche il prossimo venerdì, il colore potrebbe diventare giallo già dal 26 aprile; il premier Mario Draghi ha annunciato che in questa fascia potranno tornare ad aprire all’aperto bar e ristoranti, ma anche cinema e teatri. Da metà maggio riapriranno le piscine, a giugno le palestre e a luglio le fiere. Notizie accolte con diversi gradi di entusiasmo dai modenesi, tra chi non vede l’ora di tornare alla normalità con pieno ottimismo e chi invece è più scettico. Certamente, i modenesi sono consapevoli che è sul rispetto delle regole che si gioca la vera partita; che si vada verso libertà definitive o che si torni indietro, è ancora tutto oggetto di discussione.
NUOVE RIAPERTURE: MODENESI SPERANO DI NON DOVER TORNARE INDIETRO
Sono felici per l’annuncio di nuove riaperture ma anche preoccupati che comportamenti scorretti possano riportare al lockdown. Sull’annuncio di Draghi erano divisi i tanti modenesi che questa mattina erano in centro storico