Nel video l’intervista a Enrico Artioli, Direttore Planetario Modena.
È arrivato quel momento dell’anno in cui si alzano gli occhi al cielo per esprimere i propri desideri. Iniziano infatti le notti migliori per godere del fenomeno delle stelle cadenti, l’evento astronomico che ogni anno incanta le persone con uno spettacolo di scie luminose. Nonostante il nome con cui vengono tradizionalmente chiamate, in realtà non si tratta veramente di stelle: sono più precisamente frammenti di roccia generati dalla disintegrazione di una cometa, che penetrando nell’atmosfera terrestre è come se prendessero fuoco lasciando una scia luminosa dietro di sé. L’associazione delle “stelle cadenti” alla giornata del 10 agosto si deve ad un astronomo italiano, Giovanni Schiapparelli, primo a scoprire l’esistenza della cometa che genera tale fenomeno. Anche se la tradizione vuole le stelle cadenti legate alla notte di San Lorenzo, gli esperti dicono che il momento migliore per vederle è in realtà più tardi.
Un consiglio sempre valido è quello di allontanarsi il più possibile dall’inquinamento luminoso delle città e scegliere la montagna o l’aperta campagna, posizionandosi in zone il più possibile buie.