Cinque giorni di chiusura totale: niente asporto, né consegne a domicilio per la Pizzeria Regina Margherita di via Giardini. È il risultato dello scorso sabato sera, quando, al termine della manifestazione in piazza Grande, molti manifestanti anche “no mask”, hanno deciso di terminare la giornata andando a cena al ristorante di Hermes Ferrari, ormai noto come lo “sciamano” di Montecitorio. Una nuova violazione delle normative anticovid che ha portato ad almeno una cinquantina di multe, sia al titolare che ai clienti. Sanzioni che si sono aggiunte a quelle già elevate in piazza, dove la Polizia Locale era intervenuta per assembramenti e mancanza di mascherine. La “pizzata” era stata annunciata sui social network e si è puntualmente concretizzata alcune ore dopo, nonostante i divieti imposti dalle regole per prevenire il contagio da Covid. Questo pomeriggio chi si oppone ai decreti per l’emergenza sanitaria attraverso l’iniziativa #IoApro, promossa sia da Ferrari che dal sassolese Antonio Alfieri, sarà di nuovo a Montecitorio per quella che su Facebook è stata chiamata la “carica dei 50mila”, tanti sono i partecipanti previsti. La Questura di Roma ha però smentito che il sit in annunciato sui social sia stato autorizzato, perché la piazza era già stata concessa a un’altra manifestazione.
NORME VIOLATE: REGINA MARGHERITA CHIUSO E CLIENTI NO MASK MULTATI
Sono state oltre cinquanta le multe elevate sabato sera presso la Pizzeria Regina Margherita di Hermes Ferrari lo “sciamano” di Montecitorio. Il locale aperto nonostante il divieto ha ospitato i manifestanti no mask di Piazza Grande .