Nel video intervista a Orazio Schillaci, Ministro alla Salute

La parola d’ordine voleva essere discontinuità con il Governo precedente e in questa direzione è andato il Consiglio dei Ministri nell’approvare modifiche alla gestione della pandemia. A partire dall’obbligo di vaccinazione. Da domani non sarà più obbligatorio sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid per medici e personale sanitario. Dal primo novembre i sanitari no vax verranno quindi reintegrati. Si tratta al momento di 3400 persone allontanate dal posto di lavoro perché inadempienti con gli obblighi vaccinali. Il bollettino con i numeri quotidiani sull’andamento del contagio è stato poi abolito. Il report da giornaliero diventa settimanale e il prossimo verrà diffuso il 4 novembre. Per quanto riguarda le mascherine invece, il loro obbligo è stato prorogato negli ospedali e nelle Rsa. Scade oggi l’ordinanza dell’esecutivo precedente che le rendeva obbligatorie nelle strutture sanitarie; se il nuovo Governo in prima battuta non era orientato a non rinnovare la restrizione, dopo gli inviti alla cautela, arrivati anche dallo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il nuovo ministro alla Salute Orazio Schillaci ha prorogato l’obbligo dei dispositivi di protezione individuale. Il Consiglio dei Ministri ha approvato misure anche sul fronte della giustizia. Via libera al decreto sull’ergastolo ostativo, che in ottica di lotta alla mafia permetterebbe l’accesso ai benefici penitenziari al condannato che abbia dimostrato una condotta risarcitoria e la cessazione dei suoi collegamenti con la criminalità organizzata. Approvato anche il rinvio al 30 dicembre dell’attuazione della riforma Cartabia che sarebbe dovuta entrare in vigore domani; altra scelta che sta facendo discutere, dato che il Pnrr prevede che la riforma debba essere applicata entro la fine dell’anno, scadenza a cui è legata l’erogazione dei fondi.