Nel video intervista a Alfredo Sgarbi, Segretario Generale Spi Cgil Modena

Con l’inflazione che corre ed erode le pensioni, la manovra del Governo è andata nella direzione di rivedere il meccanismo di indicizzazione. Ma il modo in cui questo è stato fatto sta facendo discutere. Da una parte c’è il tema delle pensioni minime, che salirebbero – dopo ulteriori modifiche al testo iniziale – a 600 euro, dagli attuali 524. Dall’altro lato c’è la mancata indicizzazione delle pensioni a partire dai 2.100 euro lordi che non vedranno alcun aumento per adattarsi all’attuale costo della vita. Ed è questa parte della manovra che non piace alla Spi Cgil. Con l’inflazione che viaggia a cifra doppia, l’erosione delle pensioni da 1.500 euro netti diventa importante fino al rischio di ottenere nuovi poveri nel giro di poco tempo.