L’apertura a giugno nei nidi d’infanzia e dei centri estivi è da oggi all’esame del Comitato tecnico scientifico del Governo. Il cuore del piano prevede la misurazione della febbre prima di entrare a bambini e operatori. Sarà poi obbligatorio lavarsi le mani in lavandini posti all’ingresso ed è inoltre previsto l’obbligo di certificati medici per grandi e piccoli e il rientro a casa ai primi sintomi di febbre dai 37,5 gradi.
Le condizioni di salute dei bambini che accedono ai centri estivi dovranno essere valutate con il pediatra di base e sono previsti criteri di priorità nell’accesso ai servizi alle famiglie con entrambi i genitori lavoratori o a famiglie monoparentali. I bambini saranno divisi in gruppi piccoli e piccolissimi, senza contatti tra i diversi gruppi e sempre con lo stesso operatore. Le famiglie dovranno arrivare con orari differenziati per evitare assembramenti, con ingressi e uscite scaglionati almeno di 5/10 minuti. Ove possibile, potranno essere differenziati i punti di ingresso dai punti di uscita. I genitori o altri familiari adulti accompagnatori non dovrebbero variare nel corso del periodo di frequenza e non dovrebbero essere persone anziane o affette da patologie di apprezzabile rilievo. Gli operatori così come gli adulti che accompagnano i bambini dovranno essere dotati di mascherine. Per i bambini si raccomanda “l’uso corretto di mascherine”. Ma sarà il Comitato tecnico a decidere se e a partire da quale fascia d’età saranno obbligatorie