Sventato un probabile tentativo di evasione dal carcere di Modena. Ieri sera un detenuto straniero, dalla sua cella situata al terzo piano dell’istituto penitenziario, si è calato dal cavedio interno ed è sceso nel sotterraneo dopo aver fatto saltare tutte le luci dell’istituto penitenziario. Con sé un borsone contenente effetti personali
Sventato un probabile tentativo di evasione dal carcere di Modena. Ieri sera – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del SAPPe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – un detenuto straniero, dalla sua cella situata al terzo piano dell’istituto penitenziario, si è calato dal cavedio interno ed è sceso nel sotterraneo, dove poi è stato scoperto dagli agenti della polizia penitenziaria che si erano recati sul posto insieme a un altro detenuto lavorante, in qualità di elettricista, poiché da qualche minuto non c’era più illuminazione nelle sezioni detentive e nelle stanze dei reclusi. Gli agenti hanno trovato nel sotterraneo il detenuto, il quale aveva staccato tutti i fili elettrici e cercava di avvicinarsi a loro con in mano un estintore. L’uomo aveva con sè un borsone contenente effetti personali, il che fa presumere che avesse intenzione di evadere. È auspicabile che i vertici dell’istituto adottino idonee iniziative tese a ripristinare adeguate condizioni di sicurezza, al fine di evitare che lo stesso detenuto e altri possano compiere atti del genere.