Si comincia mercoledì 19 giugno e quest’anno sono oltre 33.800 gli studenti di tutta la regione che in queste ore si stanno preparando ad affrontare il nuovo esame di maturità
Sono quasi 34 mila in tutta Emilia-Romagna, gli studenti che si avvicinano alla prova che conclude il percorso di studi delle secondarie di secondo grado, le cosiddette scuole superiori. Nella nostra città, più di 6 mila i maturandi, la cifra più alta dopo Bologna. L’atmosfera di attesa dell’esame appare tutt’altro che distesa: ingenti le preoccupazioni, non solo da parte di professori e studenti, in relazione all’esame di maturità, che questa settimana vedrà i maturandi mettersi alla prova con la serie di prove che costituiscono un consuntivo del percorso di studi svolto. Quest’anno infatti l’esame assume una forma inedita, a motivo delle importanti modifiche introdotte dal Ministero. Solo due saranno le prove scritte: la prima, di italiano, avrà luogo mercoledì 19 giugno. Sebbene tradizionalmente non sia la prova più temuta, anche qui le novità non mancano: introdotta infatti la possibilità di cimentarsi con il testo argomentativo. Aumenta il timore di sorprese indesiderate per la seconda prova, prevista per giovedì 20, che quest’anno sarà multidisciplinare e potrà quindi riguardare tutte le materie caratterizzanti di ogni indirizzo di studio. Si passerà poi alla prova orale, oggetto delle più radicali modifiche. Abolita infatti la tradizionale tesina, il percorso creato attraverso più discipline creato dallo studente, a testimonianza dell’autonomia intellettuale raggiunta. Introdotta una relazione dello studente sull’esperienza di alternanza scuola-lavoro. Saranno inoltre accertate dalla Commissione le conoscenze in materia di “Cittadinanza e Costituzione”, al fine di verificare la conoscenza delle norme-cardine e delle strutture fondamentali dello Stato. L’interrogazione incrociata di cui si costituisce l’orale si svolgerà quest’anno a partire da un argomento sorteggiato dallo studente, il giorno stesso dell’esame, tra quelli scelti precedentemente dalla Commissione.