All’ospedale Ramazzini di Carpi è stato riscontrato un caso sospetto di scabbia, all’interno del reparto di Ortopedia. Avviata immediatamente la profilassi su operatori e pazienti potenzialmente coinvolti
Una sospetta infezione da scabbia è stata riscontrata nel reparto di Ortopedia dell’ospedale Ramazzini di Carpi. Secondo quanto previsto dal relativo protocollo è scattata immediatamente la sorveglianza sugli operatori e sui pazienti del reparto potenzialmente coinvolti dall’infezione e avviata la profilassi necessaria che prevede il trattamento farmacologico con un farmaco ad uso cutaneo La scabbia è una malattia provocata da un parassita, un acaro invisibile a occhio nudo, che può colpire persone appartenenti a tutti gli strati sociali, senza distinzione di età, sesso o condizione di igiene personale. Si manifesta inizialmente con un’eruzione papulare, e cioè con piccole macchie rosse e un intenso prurito, soprattutto nelle ore notturne. L’acaro scava dei cunicoli nella cute e vi depone le uova, dalle quali nell’arco di 2 o 3 giorni originano le larve. Nei bambini di meno di due anni, l’eruzione è spesso vescicolare con frequente localizzazione alla testa e collo. Negli adulti invece vengono colpite in modo particolare le pieghe tra dito e dito, la zona dei polsi, i gomiti, le pieghe ascellari. La trasmissione avviene per contatto diretto cute-cute, e meno frequentemente anche in maniera indiretta attraverso la biancheria e gli effetti personali. Pur risultando particolarmente fastidiosa, a causa dell’intenso prurito la cura è relativamente semplice e si effettua con il solo uso di prodotti da applicare sulla cute.