Ieri il segretario cittadino del partito democratico ha attaccato e offeso la nostra emittente. La colpa quella di essere libera e pluralista
Ieri la nostra emittente TV qui è stata oggetto di pesanti offese verbali da parte del segretario cittadino del PD. Fresco di nomina Andrea Bortolamasi, in risposta alle dichiarazioni politiche del referente nazionale del Mir Moderati in Rivoluzione, Avvocato Gianpiero Samorì, pronunciate nell’ambito di una programma televisivo sulla situazione politica locale, ha preferito ad una replica nel merito politico, un attacco diretto all’emittente, definendo tinello al suo servizio lo spazio giornalistico televisivo a lui concesso. Dichiarazioni che offendono direttamente le professionalità di tutti coloro che ogni giorno lavorano all’interno dell’emittente, per fornire una informazione libera, pluralista aperta al dibattito politico. Dove più volte lo stesso Bortolamasi, nel doppio ruolo sia di segretario di partito sia come consigliere comunale, ha avuto ampio spazio e opportunità di espressione. Un confronto politico e di merito che, ne prendiamo tristemente atto, è stato da lui sacrificato alla volontà di attaccare deliberatamente una realtà aziendale in forte crescita, confermata dai dati auditel e dal riconoscimento quotidiano della gente. Ma che soprattutto fornisce uno spazio di libertà, e quindi pluralismo, in una realtà come quella modenese dove non esisterebbe che un’egemonia collegata ad una determinata parte politica, anche in campo televisivo.
Ma forse è proprio questo che a Modena da fastidio. Uno spazio di libertà, fuori dalle logiche egemoniche riportate al centro del dibattito politico dall’Avvocato Gianpiero Samorì.
Uno spazio di libertà che evidentemente ha fatto perdere a Bortolamasi il senso della misura, anche del proprio ruolo politico ed istituzionale che come segretario del maggiore partito di governo della città, e consigliere comunale, dovrebbe onorare e non offendere.