Mercoledì 7 settembre in Municipio due giovani uomini hanno ufficializzato la loro unione. Bosi: “Un passo importante per la piena uguaglianza di tutte le coppie”

È stata celebrata oggi, mercoledì 7 settembre, in Municipio la prima unione civile modenese che ha visto protagonisti due giovani uomini.

A celebrare l’unione dei due ragazzi, l’assessore comunale alle Pari opportunità Andrea Bosi che si è dichiarato “contento, emozionato e onorato di aver potuto prendere parte a un avvenimento che segna una data storica per Modena, un passo importante verso la piena uguaglianza di diritti e doveri per tutte le coppie, in attesa che anche in Italia si possa parlare di matrimonio e di famiglia anche tra persone dello stesso sesso”.

Sono 11 le unioni civili già prenotate sull’agenda on line del Comune di Modena e che saranno celebrate entro la fine dell’anno. Prenotare la data della cerimonia formale davanti all’ufficiale di stato civile è infatti il primo passo che le coppie che intendono unirsi devono compiere, scaricando il modulo necessario. Il documento, debitamente compilato deve essere consegnato entro i tre giorni successivi al Punto informativo dell’anagrafe di via Santi 40 (da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 12.30, il giovedì anche dalle 14 alle 18). Il modulo deve essere compilato con i dati anagrafici dei richiedenti, sottoscritto da entrambi e consegnato in busta chiusa, corredato da copie dei documenti di identità dei contraenti, dei testimoni e dell’interprete se necessario. L’ufficiale di stato civile provvederà quindi alla verifica dei requisiti necessari e comunicherà alle parti la conferma o il rigetto dell’appuntamento tramite e-mail o sms. Infine, nel giorno e nell’orario fissati, la coppia si presenterà in Municipio per celebrare e registrare la propria unione.

Contestualmente alla dichiarazione della volontà di costituire un’unione civile, i contraenti possono definire il regime patrimoniale della coppia, come previsto da Codice civile (nel caso non si scelga esplicitamente la separazione dei beni, opererà il regime della comunione), e, se lo desiderano, un cognome comune scegliendolo tra i loro due.