Niente quorum: consultazione fallita. In Italia ha votato il 32% degli aventi diritto, mentre il dato è stato più alto in città e provincia, con picchi nella bassa
Come a livello nazionale, anche a Modena è stata bassa l’affluenza al voto al referendum sulla durata delle concessioni alle trivelle. Tra città e provincia si sono presentati alle urne il 37,26% degli aventi diritto, mentre il dato è stato del 38% sotto lo sguardo della Ghirlandina. Numeri dunque superiori a quelli dell’intero paese dove il quorum del 50 % più uno è rimasto per tutta la giornata lontano, infatti la percentuale di votanti si è chiusa poco sopra al 32%. Qual è dunque l’effetto del referendum? Considerato che la consultazione non è risultata valida, nonostante i si siano sono stati la maggioranza con l’85,84 delle preferenze, contro il 14,16 dei no, la norma rimane in vigore così com’è, quindi l’attività di estrazione può continuare fino all’esaurimento del giacimento. Tornando all’analisi dei risultati i dati più alti sull’affluenza si sono registrati nella bassa modenese, dove in diversi comuni, colpiti dal terremoto del 2012, si è superato il 40%. A livello regionale, solo un’area ha superato la soglia minima del 50% ed è stata la Basilicata, dove il dibattitto sul petrolio nelle ultime settimane è stato piuttosto accesso. Fanalino di coda, invece, il Trentino Alto Adige dove la percentuale è stata del 25.16%. Tra le reazioni, Matteo Renzi, ha affermato di brindare con gli operai e i tecnici delle piattaforme, che conserveranno il loro posto di lavoro. Dall’altra parte Enzo Di Salvatore, il coordinatore nazionale del “Comitato No Triv”, ha definito il risultato straordinario, vista la larga vittoria simbolica dei si su un tema cosi difficile, mentre per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nonostante il risultato non sia valido, vista la larga maggioranza dei si il governo dovrà inevitabilmente tenerne conto.