Il 42enne si trovava stremato dalla fatica sulla vetta del monte Giovo
I tecnici della stazione Monte Cimone del Soccorso Alpino Emilia Romagna sono stati impegnati ieri fino alle 23 30 per salvare un escursionista che aveva chiamato il 118 poco prima delle 19, mentre si trovava sotto la croce del Giovo, nei pressi del lago Santo modenese, nel comune di Pievepelago. Il 42enne toscano sfinito dalla fatica, dopo aver camminato da solo per l’intera giornata non era stato più in grado di proseguire sul sentiero anche a causa del forte vento in quota, e aveva perso l’orientamento per la nebbia e il buio che riducevano notevolmente la visibilità. Oltre alle due squadre del Soccorso alpino che hanno raggiunto l’escursionista percorrendo il sentiero che dal lago Santo arriva in vetta al Giovo, erano presenti ieri sera anche altri tecnici, per un totale di 25 persone, pronte a intervenire nel caso il toscano non fosse stato in grado di camminare autonomamente. Una volta raggiunto il campo base allestito al Lago Santo, il 42enne nato a Castel del Piano (Grosseto) ma residente a Monteriggioni (Siena), è stato visitato dai sanitari del Saer, quindi è rientrato con la propria auto.