Si erano presentati per l’esame scritto stamattina in motorizzazione
Devono averlo considerato un ostacolo insormontabile, l’esame scritto a quiz per la patente di guida: e così 5 cittadini di nazionalità pakistana, con scarsissima conoscenza della lingua italiana, non hanno esitato nel provare a superarlo con il “trucco”: stamattina si sono presentati alla Motorizzazione Civile di Modena, con le loro magliette e con sotto i loro smartphone ben occultati. Senza farsi scoprire, hanno avviato una videochiamata, con l’occhio della telecamera del telefono che sbucava quasi invisibile da un micro-buchino della maglia, proprio in posizione adatta per riprendere il foglio del quiz, leggere la domanda e fornire prontamente la risposta all’esaminando. Ci hanno provato, i 5 pakistani (due di Carpi, uno di Reggiolo, uno di Bologna e un altro di Calderara di Reno), ma il loro atteggiamento nervoso e la sospetta presenza contemporanea di parecchi privatisti stranieri hanno insospettito prima i componenti della commissione d’esami e poi gli uomini della Polizia Stradale. Che, infatti, dopo una rapida perquisizione corporale, hanno trovato tutto questo armamentario, un tentativo di truffa ben organizzato, ma non andato a buon fine. Del resto, non è la prima volta dei quiz “truccati”, ma stavolta siamo davanti ad una vera e propria organizzazione, italiana, specializzata nel settore. I cinque pakistani, per cui la patente rappresentava un obiettivo importante, sono stati denunciati per tentata truffa e falso ideologico.