L’ipotesi di fusione in alto Appennino tra i Comuni di Cutigliano, Abetone e Fiumalbo
Che Fiumalbo sia sempre stato un paese a forte vocazione toscana lo si era sempre saputo, e basta la parlata per avere la prova manifesta. Ma ha colto molti di sorpresa la possibilità che i piani di riordino territoriale possano portare a un addio istituzionale all’Emilia Romagna. E invece la prospettiva è concreta: ne ha parlato il sindaco Mirto Campi con i colleghi dell’Abetone e di Cutigliano, in occasione del passaggio del Giro d’Italia. Per i due Comuni Toscani il progetto di fusione va avanti da tempo, e adesso potrebbe inserirsi al suo interno anche Fiumalbo, dando vita a un ente a tre dell’alto Appennino, accomunato dalla spiccata vocazione turistica dei territori, sotto il controllo della Toscana. Ma per fare questo ci vorrebbe il nulla osta dell’Emilia Romagna, in un quadro che peraltro è ulteriormente complicato dalla proposta avanzata dal Pd, a livello nazionale, di ridurre le regioni da 20 a 12, con la formazione di una macro-area Toscana-Emilia. Da parte sua, il presidente della Provincia Muzzarelli, pur sottolineando l’interesse del progetto, fa presente che guardando alla storia avrebbe più senso un passaggio dell’Abetone all’Emilia che quello di Fiumalbo alla Toscana. In ogni caso, a suo giudizio in questo momento i percorsi comuni fra i tre paesi vanno cercati soprattutto nell’ambito dello sviluppo turistico, in un contesto ancora di grande sofferenza. Poi eventualmente si penserà al discorso istituzionale.