“No, non ci siamo dimenticati di tagliare l’erba!”. Lo annunciano i cartelli gialli che segnalano “impollinatori al lavoro” e che il Comune di Modena sta installando in questi giorni nel parco Ferrari (in particolare nella fascia a ridosso di viale Italia) e nel parco della Resistenza.
Gli avvisi, decorati con disegni di piante, fiori e insetti, spiegano che l’erba e gli arbusti, che chi passa vede molto alti, sono stati lasciati crescere per rispettare i loro tempi di fioritura e permettere agli insetti l’impollinazione in modo che le piante stesse possano riprodursi e diffondersi.
Obiettivo del progetto, curato dal servizio Ambiente del Comune di Modena, è, infatti, favorire la biodiversità vegetale e animale: le fioriture di erbe come per esempio trifoglio, tarassaco, ranuncolo, festuca, malva e molte altre, attirano gli insetti, tra i quali farfalle e api, che sono una componente fondamentale della biodiversità. Le piante erbacee, inoltre, aumentano la sostanza organica nel terreno e lo rendono poroso aiutando la penetrazione dell’acqua ed evitando ristagni e allagamenti.
Gli sfalci, dunque, sono stati programmati in numero e con una frequenza diversa a seconda delle piante che popolano le diverse aree dei due parchi, variando da due a quattro sfalci nel corso dell’estate e attendendo che le diverse specie sfioriscano prima di tagliare. In alcune zone, quindi si falcerà entro giugno e in altre non prima di luglio, mentre il bordo dei fossi nel parco della Resistenza non si toccherà fino a ottobre. Ulteriore obiettivo nel parco della Resistenza è tutelare una pianta rara con un capolino di fiori rosa, una specie di aglio (Allium angulosum) che si riteneva scomparsa nella provincia di Modena e che è a rischio di scomparsa anche a livello regionale.