Non c’è solo il presente in casa Carpi, con l’ultima di campionato domenica a Corticella per prendersi il 3° posto e i playoff da giocare. La società biancorossa guarda anche al futuro e il patron Claudio Lazzaretti sembra aver individuato le due figure attorno a cui costruire la squadra della prossima stagione, indipendentemente dalla categoria in cui si giocherà. Per la panchina in pole position c’è Cristian Serpini, 51enne tecnico di Castelfranco che con Lazzaretti ha già lavorato per due stagioni a Correggio, vincendo l’Eccellenza nel 2019 e poi chiudendo al 3° posto in D l’anno dopo. Serpini, che ha guidato in D per due stagioni anche il Castelvetro, è reduce da due campionati con Lentigione e Ravenna: coi reggiani ha vinto i playoff 12 mesi fa, anche se poi la società ha rinunciato al ripescaggio che aveva guadagnato sul campo in Lega Pro, a Ravenna invece l’avventura è durata solo due mesi prima dell’addio di novembre. Per il ruolo di direttore sportivo il nome è quello di Riccardo Motta, classe 1981, che dopo aver chiuso da difensore fra i dilettanti da 4 anni è dietro la scrivania: prima due stagioni alla Libertas Castel San Pietro, poi gli ultimi campionati al Corticella, coi bolognesi che l’anno scorso hanno conquistato il salto in D e quest’anno si sono rivelati la più bella sorpresa del girone, ancora in corsa per un posto nei playoff che potrebbero arrivare battendo domenica proprio il Carpi. Due piste forti, sui cui Lazzaretti approfondirà dopo la fine della stagione con la speranza di arrivare fino in fondo nei playoff.
MOSSE BIANCOROSSE. CARPI, SERPINI E MOTTA IDEE PER IL FUTURO
In attesa di chiudere il campionato domenica a Corticella e giocare i playoff, il Carpi guarda anche al futuro: nel mirino mister Cristian Serpini e il ds Riccardo Motta