È morto in servizio durante il suo ultimo giro di pattuglia in città. La prossima settimana avrebbe dovuto spostarsi a Pavullo, una decisione quella del trasferimento che aveva richiesto lui stesso vista la sua profonda passione per la montagna. Ma il destino per lui aveva in serbo altro. L’appuntato scelto Massimiliano Tona, deceduto mercoledì mattina sulla Complanare Einaudi, mentre si trovava in sella alla Ducati in dotazione all’Arma, per cause in corso di accertamento, avrebbe perso l’equilibrio del mezzo, urtando contro il guard rail e impattando violentemente sull’asfalto. Uno scherzo del destino che in pochi attimi ha portato via non solo un valido rappresentante dell’arma dei Carabinieri in servizio nella città di Modena dal 2002 ma anche un uomo molto stimato e amato da tutti. Al momento sono in corso le indagini per fare chiarezza sulla dinamica del sinistro, la Ducati di servizio è stata comunque posta sotto sequestro e la Procura di Modena ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Dopo la nomina del perito oggi è il giorno dell’esame autoptico: i medici della medicina legale dovranno stabilire l’esatta causa del decesso.
MORTO IN SERVIZIO, OGGI L’AUTOPSIA DI MASSIMILIANO TONA
Dopo il decesso del Carabiniere Massimiliano Tona, la Procura di Modena ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo per fare chiarezza sul terribile indicente. Intanto è prevista per oggi l’autopsia sulla sua salma