Con 35 morti in sei mesi e un’incidenza degli infortuni mortali sul lavoro da “bollino rosso”, l’Emilia-Romagna resta tra le peggiori regioni per la sicurezza sul lavoro. È quanto rilevato dall’Osservatorio Sicurezza Vega, quasi al giro di boa di metà anno. Una proiezione che sembra essere già tragica e molto simile a quella degli anni precedenti. Da gennaio a maggio 2024, a livello nazionale, si contano 369 morti, 11 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È ancora il settore delle Costruzioni quello più colpito, con 57 decessi. Come detto, la nostra regione si colloca in “zona rossa”, ovvero dove l’incidenza infortunistica è superiore al 25% rispetto alla media nazionale. In particolare, la graduatoria sulle vittime “in occasione di lavoro”, vede la nostra regione posizionarsi seconda, solo dopo la Lombardia, tristemente in testa con 48 decessi. Scendendo ancor più nel dettaglio, anche la provincia di Modena si colora di rosso, con 7 morti sul lavoro dal 1° gennaio al 31 maggio di quest’anno, con un’incidenza del 21,5% rispetto alla media nazionale su un numero di occupati pari a 325.132, posizionandosi 19esima nella graduatoria di “rischio”. Quali sono i lavoratori più a rischio? Secondo l’Osservatorio, sono quelli più anziani. L’incidenza più elevata, infatti, si registra proprio nella fascia dei lavoratori ultra 65enni.