Nuova astensione dalle udienze e da ogni altra attività giudiziaria per i penalisti modenesi. Una massima forma di protesta indetta per oggi e per domani dalla Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux per chiedere di trovare soluzioni concrete contro la grave crisi che interessa le carceri italiane. Al centro della nuova protesta l’ultima morte registrata al Sant’Anna, la quarta dall’inizio dell’anno, quella del 27enne Mohamed Doubali, trovato senza vita lo scorso 3 febbraio. Stando a quanto emerso la causa del decesso sarebbe stata attribuita ad un’assunzione eccessiva di farmaci. Il 27enne, detenuto per reati di lesioni e rapina, soffriva di problemi psichiatrici, era seguito dalla sanità locale e assumeva regolarmente dei farmaci. In merito alla sua morte la Procura di Modena ha deciso di aprire una inchiesta per omicidio colposo iscrivendo nel registro degli indagati tre sanitari del penitenziario, tra cui uno psicologo. Le indagini dovranno accertare se si è trattato di un gesto suicidario o una ingestione accidentale dei farmaci. In seguito a questa ennesima tragedia i penalisti modenesi hanno deciso di incrociare di nuovo le braccia per mantenere alta l’attenzione. All’astensione hanno aderito anche tutte le Camere Penali del Distretto della Corte d’Appello di Bologna. Il 24 gennaio scorso i penalisti modenesi insieme al sindaco e all’assessore regionale al Welfare erano entrati al Sant’Anna e avevano riscontrato oltre all’insufficienza delle piante organiche dell’area educativa e della polizia penitenziaria, un sovraffollamento pari al 153%. La carenza di personale, soprattutto educante, è un altro aspetto critico: senza il dovuto accompagnamento da parte di personale specializzato diventa impossibile prevenire gli atti violenti, sia contro gli agenti e le strutture, sia quelli autolesionisti.

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