Scortato dal personale del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia è arrivato oggi in Italia all’aeroporto di Fiumicino il 20enne rumeno arrestato in Romania perché gravemente indiziato dell’omicidio di Alessandro Gozzoli. Il giovane straniero, con un altro connazionale, deve rispondere anche del reato di rapina aggravata e indebito utilizzo di strumenti di pagamento. La vicenda risale al 10 marzo scorso quando il 41enne di Casinalbo è stato ritrovato nudo nella camera da letto della sua abitazione con mani e piedi legati. Dalla successiva autopsia sul corpo della vittima è emersa la rottura di tre anelli della trachea, compatibile con una probabile morte per asfissia. Dopo i sopralluoghi dei carabinieri è emerso che dal suo appartamento, trovato a soqquadro, mancavano alcuni oggetti, tra i quali le carte di pagamento. Inoltre la Lancia Y della vittima era stata sottratta e rinvenuta solo qualche ora dopo il ritrovamento del cadavere, abbandonata in un quartiere di Bologna. Scattata immediatamente la macchina investigativa i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo, analizzando i filmati di diverse telecamere sul territorio modenese e bolognese, hanno raccolto degli indizi di colpevolezza a carico del 20enne rumeno e del suo complice. Inoltre nel corso delle indagini è emerso che i due indagati avevano utilizzato le carte di credito di Gozzoli per ripetuti piccoli pagamenti, evitando l’inserimento del pin, prima di fuggire all’estero il giorno dopo il delitto. Identificato e bloccato dalla Polizia rumena alla frontiera di Timisoara il 20enne è stato consegnato alle Autorità italiane e tradotto nella casa Circondariale di Modena in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del Giudice per le Indagini Preliminari. Continua incessantemente la caccia al suo complice.