Si è dichiarato favorevole alla sua Consegna allo stato Italiano Mohamed Bedoui Gaaloul. Il 29enne tunisino fortemente indiziato per l’omicidio di Alice Neri oggi davanti alla Corte di Colmar, come d’accordi con il suo legale, l’avvocato Roberto Ghini, non si è opposto al rientro in Italia. Durante l’udienza di oggi, cominciata alle 11,30, non gli sono state rivolte domande sui fatti e il tunisino non ha rilasciato nessun tipo di dichiarazione. Il suo trasferimento avverrà entro una decina di giorni: con molta probabilità Gaaloul arriverà in Italia tra la fine di dicembre e l’inizio dell’anno nuovo. L’uomo arrestato nella città di Mulhouse non ha opposto resistenza. Il mandato di cattura europeo nei suoi confronti è stato emesso il 30 novembre e in 14 giorni l’uomo si è spostato tra Francia, Svizzera e Germania riuscendo ad evitare l’arresto delle forze dell’ordine almeno due volte. A confermarlo il pubblico ministero Giuseppe Amara. Fondamentale alla sua individuazione l’analisi delle telecamere della videosorveglianza, un lavoro lungo e minuzioso che ha visto i Carabinieri di Modena esaminare frame dopo frame tutte le immagini acquisite nella zona. L’uomo è stato ripreso alle 3 di notte quando arriva allo Smart Cafè in sella alla sua bicicletta, proprio mentre Alice si trovava nel bar insieme al collega di lavoro. La donna e l’amico si sono salutati intorno alle 3.30 e una telecamera ha ripreso Mohammed mentre si dirige nella direzione dell’auto della 32enne. Secondo la Procura è molto probabile che il 29enne sia stato l’ultimo ad avere visto Alice viva quella notte. Le indagini al momento, come ribadisce la Procura, non sono terminate e andranno avanti anche con ulteriori accertamenti sulle tracce biologiche e sui tessuti rivenuti.