Nel video l’intervista a Roberto Ghini, Avvocato Mohamed Gaaloul
Braccato dai giornalisti all’esterno del carcere di Modena, l’avvocato Roberto Ghini ha incontrato per la prima volta il suo assistito Mohamed Gaaloul, il 29 enne tunisino fortemente indiziato per l’omicidio di Alice Neri e sbarcato intorno alle 12.15 di oggi all’aeroporto di Linate con un volo proveniente da Parigi. Ad attenderlo la polizia penitenziaria che lo ha condotto al carcere Sant’Anna. Arrestato in Francia dopo aver eluso la cattura per ben tre volte, domani verrà sottoposto all’interrogatorio di garanzia. D’accordo con il suo legale non si è opposto in alcun modo alla consegna all’Italia disposta dal tribunale di Colmar, e sembra essere intenzionato a raccontare la sua versione dei fatti. Ancora sconosciuto il movente dell’omicidio ma anche il rapporto tra il 29enne e la vittima. Da chiarire se i due già si conoscessero. L’unica certezza al momento è che nessuno tra parenti della donna ha mai sentito parlare di lui. Mohamed però la notte della tragica scomparsa della 32enne era allo Smart Cafè di Concordia, dove per l’ultima volta la donna è stata vista viva. Il 29enne tunisino era arrivato nel locale in bicicletta poco prima che Alice concludesse la sua serata con l’amico e collega. Poi le telecamere della videosorveglianza intorno alle 3.40 lo avrebbero visto uscire e dirigersi nella direzione dell’auto della donna. Da quel momento in poi di Alice non si è saputo più nulla e la bicicletta del 29enne è sempre rimasta lì. Tanti ancora i punti oscuri da chiarire, intanto però le indagini procedono serrate anche con l’analisi del processore del telefonino di Alice. Sotto analisi le chat del cellulare della donna. Fondamentali alla ricostruzione dei fatti saranno anche le dichiarazioni del 29enne tunisino