L’”effetto varianti” viene rilevato anche dal monitoraggio settimanale indipendente della Fondazione Gimbe. Secondo i dati raccolti dalla Fondazione, si è registrato in tutta Italia un incremento di nuovi positivi, dei ricoveri e delle terapie intensive, con un lieve calo dei decessi.  Si tratta della seconda settimana consecutiva di crescita sostenuta, tanto che la Fondazione ha decretato l’inizio della terza ondata. In Emilia-Romagna questo trend è risultato più accentuato. L’aumento dei positivi è stato più forte rispetto alla media del Paese, attestandosi a un +39%. Ancora più rapida la salita di Modena, che ha contato una crescita dei contagi del 48,8%. La nostra regione è poi tra le 10 in Italia ad avere superato la soglia limite di saturazione dei posti in terapia intensiva, con il 32% dei letti occupati. Al limite la pressione negli altri reparti Covid attestata al 40%. In un quadro generale così complesso sottolinea la Fondazione si inserisce il DPCM a firma Mario Draghi che al momento non segna il cambio di passo auspicato. Il sistema dell’Italia diviso a colori resta immutato. L’alternativa per il Governo, spiega il Presidente di Gimbe è una sola: “Se intende perseguire l’obiettivo europeo zero-COVID, questo è il momento per abbattere la curva dei contagi con un lockdown rigoroso di 2-3 settimane al fine di riprendere il tracciamento, allentare la pressione sul sistema sanitario, accelerare le vaccinazioni e contenere l’emergenza varianti». Un’opzione, quest’ultima, che incontra anche il consenso di molti modenesi.