Arriva uno scossone nel mondo della scuola. Passata in un primo tempo in sordina, una circolare del ministro all’Istruzione Valditara è invece destinata ad avere un forte impatto sulle attività, spostando ad agosto gli esami di riparazione, da sempre fissati a settembre. La nota accorcia in un sol colpo le vacanze estive degli studenti che hanno avuto debiti nel corso dell’anno, ma anche dei professori che dovranno metterli alla prova. Per anticipare le operazioni di avvio dell’anno scolastico, viale Trastevere comunica che “a partire da quest’anno, non sarà possibile accedere alle funzioni di trasmissione degli esiti finali oltre le date indicate nella presente nota”. La circolare specifica quindi che per presentare i risultati degli alunni con giudizio sospeso la finestra a disposizione va dal 16 agosto al 31 agosto. Solo in casi eccezionali è possibile uno slittamento all’8 settembre, ma l’invito è quello di rispettare le scadenze indicate. I “rimandati a settembre” diventano quindi i “rimandati ad agosto”, considerato il fatto che i termini della circolare obbligano ad anticipare di un mese gli esami di riparazione. Moltissimi istituti superiori si sono attrezzati per rispettare le scadenze: in diverse scuole gli esami inizieranno il 24 agosto; chi ha molti rimandati ha anticipato anche al 23 e al 22. Ma gli interrogativi non mancano: fissare le prove prima accorcia necessariamente il tempo a disposizione degli studenti per recuperare le proprie lacune, che spesso interessano più di una materia e il dubbio più diffuso è che non sia sufficiente per superare con successo gli esami di riparazione.