Zona rossa per tutta la provincia di Modena da domani fino alla primavera. Così è stato deciso ieri nella lunga riunione fra i sindaci modenesi, i vertici dell’Ausl e il sottosegretario alla presidenza della Regione Baruffi e oggi il governatore Bonaccini firmerà l’ordinanza che varrà fino al 21 marzo. Da domani dunque in tutto il territorio modenese si potrà uscire di casa solo per motivi lavorativi, di salute o necessità, come per fare la spesa, e sempre con l’autocertificazione. Non è dunque più possibile fare visita nel proprio Comune a parenti o amici o recarsi nelle seconde case. Stop a tutti i negozi, fatta eccezione per quelli che vendono beni essenziali: restano aperti alimentari, farmacie, edicole, distributori di carburante, ottici, attività di produzione agricola, allevamento e mangimi per animali oltre alle attività di trasporto connesse. Devono chiudere anche parrucchieri ed estetisti. Si ferma anche tutta la scuola: didattica a distanza dalle primarie all’università, mentre da lunedì chiudono anche i servizi per l’infanzia, asili nido compresi. Quello dei servizi 0-6 anni è stato il nodo di maggiore criticità, poiché la Regione ha atteso di allinearsi con il nuovo Dpcm deciso dal Governo per non creare incongruenze, mentre molti sindaci hanno manifestato la loro contrarietà. Sospesi, infine, eventi e competizioni sportive organizzati dagli enti di promozione e l’attività nei centri sportivi all’aperto, resta possibile solo svolgere attività motoria individuale nei pressi della propria abitazione.