La promessa era di terminare i lavori sulla linea ferroviaria Modena-Sassuolo entro dicembre 2023. Ma secondo Federconsumatori questo obiettivo è destinato a sfumare. L’associazione chiede per questo chiarezza sui tempi e sulle modalità che porteranno alla riapertura, in particolare, della tratta che collega Sassuolo a Formigine, ad oggi completamente interrotta e sostituita con un servizio di autobus che spesso ha sollevato critiche da parte degli utenti. Secondo Federconsumatori, i cantieri avanzano a rilento: i lavori avviati nella settimana di Ferragosto sulla Pedemontana a Sassuolo hanno già registrato ulteriori ritardi, sostiene l’associazione, che ricorda come la tratta doveva essere ripristinata, secondo i piani originali, già a giugno 2023. Ad oggi Federconsumatori lamenta inoltre la mancanza di un progetto complessivo di soppressione dei numerosi passaggi a livello presenti nell’area metropolitana di Modena, mentre lievitano le spese per i cittadini. L’associazione ha calcolato un costo per la collettività di circa 20 milioni per la sola soppressione dei passaggi a livello sulla Pedemontana a Sassuolo e in via Panni a Modena e costi ancor più pesanti per gli utenti costretti per molto tempo a trasbordi o all’uso di altri mezzi di trasporto. Il futuro di Gigetto e del collegamento ferroviario è reso ancora più incerto dall’ipotesi di sostituire il treno con un tram. Anche su questo Federconsumatori chiede chiarezza, ritenendo non più rinviabile un progetto chiaro di viabilità in grado di collegare efficacemente i comuni della provincia