Non è evidentemente mai una partita qualunque, per Antonio Palumbo, contro la Sampdoria.
Per il 28enne centrocampista napoletano, la maglia blucerchiata è stata l’approdo nel calcio che conta.
E’ proprio grazie alla Sampdoria che Palumbo ha collezionato quello che è, finora, il suo unico gettone di presenza in Serie A: quasi 4 anni fa, il 2 ottobre 2020, un certo Sir Claudio Ranieri lo fece debuttare nella massima serie, concedendogli 5 minuti di partita (più extra-time) a Firenze, sostituendo lo svedese Ekdal, nella partita che vinse 2-1 la Sampdoria sul campo della Fiorentina.

Poi, da Genova a Terni e da Terni a Modena: ma quando incrocia nuovamente la maglia blucerchiata, si accende il “fuoco” di Palumbo, come un vero ex!
E’ accaduto anche nella scorsa stagione: il buon 2-2 di Marassi del 3 febbraio – ricordate? – fu firmato proprio da una doppietta di Palumbo, implacabile in occasione di due calcio di rigore assegnati al Modena dall’arbitra Ferrieri Caputi.
Adesso che è il leader tecnico incontrastato del Modena, “carica” certificata anche dal numero 10 sulle spalle (al posto del 5), c’è da aspettarsi Palumbo protagonista anche nella partita di domenica pomeriggio (inizio ore 15 al “Braglia) proprio contro la Sampdoria.
E in un’occasione in cui mancheranno diversi compagni per infortunio, Palumbo si sentirà senz’altro ancor più responsabilizzato dal fatto di doversi caricare la squadra sulle spalle. Ne siamo stracerti: Palumbo sarà uno dei grandi protagonisti di Modena-Sampdoria.