Soltanto una giornata no, per la sconfitta rimediata ieri al “Braglia” (1-3). Troppo rimaneggiato, il Modena, per poter essere giudicato. Perché fino al momento del vantaggio della Sampdoria, al 13’ della ripresa, la squadra di Pierpaolo Bisoli aveva tenuto bene il campo. Poi, non si possono “regalare” sette giocatori infortunati, che diventavano nove con Ponsi e Alberti…
Detto, questo, dopo il gol blucerchiato di Ioannou, il Modena si è come dissolto.
Già la rete della Sampdoria è stata contestata e verificata al VAR, che non ha rilevato un presunto fuorigioco nell’azione del gol dello 0-1.
A quel punto, il Modena ha avuto una reazione d’orgoglio: ma la palla dell’1-1 si è frantumata sul palo, dopo il colpo di testa praticamente a colpo sicuro di Zaro, da un corner di Palumbo.
Il contraccolpo psicologico è stato da shock: al 26’, un passaggio sbagliato di Magnino, rilancia la Samp, Coda fa l’assist e per Tutino è un gioco da ragazzi firmare lo 0-2.
Passano pochi minuti e il Modena tracolla, lasciando spazi vertiginosi alla Samp: contropiede di Coda, difesa allo sbando, il bomber salta Idrissi e di drop destro fulmina Gagno. 0-3.
Il gol della bandiera lo segna all’82’ il giovanissimo Beyuku (classe 2005), di testa, sugli sviluppi di un calcio di punizione pennellato in area da Palumbo. 1-3.
Ma ormai è troppo tardi.
Per la Sampdoria, una grande settimana di rilancio: due vittorie in campionato e la qualificazione in Coppa Italia ai danni del Genoa.
Per il Modena, una sconfitta “giustificata” dalle troppe assenze: ma è lo stesso Bisoli a confermare che la squadra sarà molto rimaneggiata anche domenica prossima a Catanzaro, ultima partita in calendario prima della sosta, a questo punto provvidenziale, per gli impegni delle nazionali.
Si riprenderà il sabato successivo, il 19 ottobre, con la partita al “Braglia” contro il Palermo.