“La mentalità è la stessa, ma il gioco di Mandelli è diverso da quello di Bisoli”.
Sembra quasi una ovvietà, ma se la certificazione arriva dal leader del Modena, Antonio Palumbo, significa che tutta la squadra si è resa conto, in maniera naturale, che qualcosa di più…di qualcosa è cambiato, e non soltanto nel nome e cognome dell’allenatore e non soltanto neppure nel cambio di registro tattico.
La settimana di “scaricatensione” della sosta ha fatto registrato le belle parole di Mister Mandelli e del numero 10 Palumbo, all’insegna di un ritrovato ottimismo: ci voleva, dopo settimane e settimane di risultati negativi, di infortuni a raffica, di cime buie e tempestose, di vortici negativi e di un penultimo posto, ora cacciato via, lontano.
Come se venerdì prossimo prendesse il via un nuovo campionato, di cui la vittoria con la Carrarese è stato solo l’antefatto (e le altre 13 partite disputate erano solo una sorta di pre-campionato). .
La prossima settimana sarà scandita – immaginiamo – dal conto alla rovescia verso la conferenza stampa di Mandelli, per conoscere i nomi dei giocatori convocati: se nella lista dei convocati per Cosenza ci saranno di nuovo Ponsi e Gliozzi, ma soprattutto se ci sarà Pedro Mendes.
Questo sarà, inevitabilmente, il tormentone della prossima settimana.
In ogni caso, a stemperare le tensioni ci penserà Paolo Mandelli, l’allenatore “Normal One”, il nostro “Normal One”.
La sua saggezza e la sua tranquillità sembrano essere le qualità più apprezzate e più necessarie, in questo particolare momento di “ripartenza” del Modena.