Tocca ancora al Catanzaro.
Sarà di nuovo la squadra giallorossa a decidere il destino del Modena e del suo allenatore: stavolta, speriamo con ben altra sentenza.
Nella passata stagione, con il Catanzaro si passò dalle stelle alle stalle: dalla rimonta del 4 novembre in trasferta (1-2) firmata Manconi e Bozhanaj (eurogol al 95′) alla sconfitta (1-3) al “Braglia” del 12 aprile 2024, era un venerdì sera, che costò la panchina a Paolo Bianco, due giorni dopo sostituito da Pierpaolo Bisoli.
Il resto è cronaca.
Fatte le dovute proporzioni, il Modena si trova di nuovo di fronte ad un “crocevia chiamato Catanzaro”.
Poco meno di un anno dopo, più o meno nelle stesse condizioni di classifica, con il Modena a metà del guado e il Catanzaro lanciato verso i playoff.
Adesso gli allenatori sono Mandelli e Caserta (invece di Bianco e Vivarini), ma la situazione di allora di Bianco (ora felicemente rilanciato a Frosinone) era decisamente più traballante.
Mandelli – lo ribadiamo convinti – non rischia di non finire il campionato. Lo sanno bene i Rivetti e Catellani: prendere un terzo allenatore sarebbe disastroso e, peggio, l’ammissione pubblica del disastro.
Lo stesso Ds Catellani ha definito Modena-Catanzaro “una finalissima”, caricando questa partita di eccessive aspettative: è un match importante, certo, che il Modena non deve perdere.
Con l’appoggio del “Braglia” e della curva “Montagnani”, che – nonostante striscioni e mugugni – siamo sicuro non faranno mancare il proprio appoggio.
Poi, in campo, viste le recenti “distrazioni” difensive, occhi ben aperti sul bomber del Catanzaro, Pietro Iemmello: lo scorso anno ci fece due gol, in tutto il campionato ne ha già fatti 14…