Nel video l’intervista a Stefano Corghi, chef “Il Luppolo e l’Uva”
Il cibo e la buona tavola si confermano inarrestabili ambasciatori di calore umano e voglia di stare insieme. Lo dimostrano le migliaia di post che vediamo pubblicati sui social in cui tutti hanno riscoperto il piacere di fare il pane in casa o di provare la ricetta della nonna. Lo confermano i numeri dei pasti, oltre duecento, che nella giornata di Pasqua sono stati serviti da 5 locali tra i 31 aderenti al Consorzio “Modena a tavola”: “L’incontro” a Carpi, Il Calcagnino di Formigine, l’Osteria Emilia di Campogalliano e a Modena la Cucina del Museo e il Luppolo e l’Uva, che hanno deciso di tenere accesi i fornelli per offrire, anche in queste giornate difficili, la possibilità di vedersi consegnare a casa piatti particolarmente curati, ai prezzi di sempre. Un momento di normalità per tanti professionisti della ristorazione che vedono con preoccupazione anche il loro futuro e che hanno dovuto modificare e ampliare la loro offerta.