Dietro la vetrina sono esposti giacche, maglioni e stivali, i capi must delle collezioni autunno-inverno sia per la donna che per l’uomo. Davanti alla vetrina, ci sono invece i modenesi, in maniche corte, a metà ottobre, che cercano di capire se acquistare subito o temporeggiare ancora un po’. Nel frattempo, però, a “temporeggiare” sono anche le vendite del comparto moda modenese che, nel solo mese di settembre, secondo Federmoda-Confcommercio, hanno registrato in media un calo del 10%, con punte del 30% per i negozi di calzature.

Colpa, ovviamente, dell’anomalo prolungamento della stagione estiva che sta mettendo a dura prova i negozi di abbigliamento della città.

Negozi che si trovano a fare i conti anche con scadenze, tassi di mutui e prestiti, costi energetici, affitti che seguono l’impennata dell’inflazione, costo del personale. Per questo, secondo Federmoda-Federconsumatori, urgono provvedimenti urgenti, a partire da una proroga delle scadenze dei pagamenti autunnali, al taglio mirato delle imposte e al blocco dei listini da parte dell’industria della moda. Una sorta di “boccata d’ossigeno”, per un settore che rappresenta un patrimonio non solo per Modena, ma per l’intero Paese.