Nel video l’intervista a Prof.ssa Cristina Mussini, Direttrice Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena

Le misure più stringenti che hanno inscurito la mappa dell’Italia sono entrate in vigore ieri, ma è già iniziato il pressing delle regioni sul governo per allentare la morsa il prima possibile, spinti in primo luogo dalle difficoltà di ristoratori e negozianti. Ma da Roma il ministro alla Salute Roberto Speranza ha alzato un muro fatto di date di calendario: il meccanismo a “tre colori” attuato con l’ultimo dpcm ha tempistiche precise e non sono i lievi cenni di miglioramento della curva pandemica a convincere l’esecutivo a mitigare le misure prima di tre settimane. Secondo queste regole la morsa “arancione” in Emilia-Romagna potrebbe quindi tornare gialla solo a partire dall’11 dicembre e solo a patto di contare numeri rassicuranti sul fronte pandemia. E sempre la curva dei contagi deciderà quale Natale 2020 spetta ai cittadini. Mancano ancora 39 giorni, ma il governo si sta già muovendo in vista delle festività, pensando a un nuovo dpcm da fare entrare in vigore a partire dal 3 dicembre, nel tentativo, probabilmente, di salvare lo shopping natalizio. Un salvataggio che non deve equivalere, secondo la direttrice di Malattie infettive del Policlinico di Modena, Cristina Mussini, a un “liberi tutti”.