Dal Consiglio dei Ministri arriva anche la stretta sugli uffici giudiziari. Il nuovo decreto legge, che prevede un potenziamento del servizio sanitario nazionale, contiene anche importanti disposizioni per i Tribunali. Con le nuove misure varate questa notte, i capi degli uffici giudiziari potranno infatti sospendere, fino al 31 maggio, tutte le udienze non urgenti, limitando l’accesso alle sedi del personale e disporre la celebrazione a porte chiuse dei processi civili e penali. Sarà anche possibile la celebrazione da remoto in caso sia necessaria la sola presenza degli avvocati e l’uso della video conferenza per i detenuti. La sospensione, si legge nel decreto, avviene in caso di “emergenze epidemiologiche certificate”, ma non è possibile applicarla per le udienze che coinvolgono i minori e per alcune tipologie di udienze di convalida dell’arresto o del fermo. Proprio la sospensione delle udienze non urgenti era stata la richiesta lanciata dalla Camera Penale di Modena che, alla risposta negativa del presidente del Tribunale, ha proclamato lo stato di agitazione. Sulla stessa linea altre lamentele erano arrivate dagli avvocati di tutte le zone più esposte al contagio, molti dei quali sono in sciopero per protestare contro l’inadeguatezza delle misure finora adottate per preservare la salute degli operatori nelle aule di giustizia.
MISURE NEI TRIBUNALI, RINVIATE LE UDIENZE NON URGENTI
La possibilità di sospensione delle udienze meno urgenti fino al 31 maggio: il nuovo decreto legge del Consiglio dei Ministri, oltre al potenziamento del sistema sanitario, ha disposto nuove misure in merito ai Tribunali