E’ stata una missione difficile quella a Mosca per il Cardinale Matteo Maria Zuppi: né il presidente Putin né il ministro degli Esteri Lavrov lo hanno ricevuto. “Nessun accordo specifico” sarebbe stato raggiunto tra il Cremlino e l’emissario vaticano. Nonostante questo però l’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha incontrato il patriarca Kirill. Il lavoro comune delle Chiese “per servire la causa della pace e della giustizia” è stato al centro del loro colloquio. Seduti a un tavolo l’uno di fronte all’altro alla presenza di un traduttore, dei collaboratori del patriarca e del nunzio Giovanni D’Aniello, i due hanno discusso dell’importanza che tutte le forze del mondo si uniscano per prevenire un grande conflitto armato. La Russia ha espresso un alto apprezzamento per la posizione “equilibrata e imparziale” del Vaticano illustrata da Zuppi sulla situazione in Ucraina ed è pronta a discutere ulteriori proposte. Nonostante questo però il Cremlino smentisce accordi concreti. In merito alle questioni umanitarie su cui si concentrava la visita, permangono delle difficoltà. Il Papa intanto è tornato a parlare del conflitto, ma senza fare alcun cenno alla missione di Zuppi, né alla Russia. All’Angelus il Pontefice ha chiesto di non stancarci di pregare per la pace, specialmente per il popolo ucraino. Per quanto riguarda la visita del Cardinale Zuppi a Mosca tramite un comunicato il Vaticano ha fatto sapere che saranno portati alla conoscenza del Santo Padre, in vista di ulteriori pass da compiere, sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per la pace. Affermazione che fa intuire la volontà della Santa Sede di non arrendersi al conflitto.