L’altra ferita del sisma del 2012 è rimarginata. Non nel ricordo, ma nella pietra, che pur portando i segni di quel tragico evento, torna a vivere, e a Mirandola è subito festa. Il Duomo di Santa Maria Maggiore riapre al culto, per la prima volta dopo sette anni, davanti a una folla incalcolabile di persone. La prima celebrazione in una struttura restaurata e resa più forte, è stata presieduta dal Vescovo emerito di Carpi Francesco Cavina che, arrivato nella città dei Pio nel febbraio del 2012, ha vissuto da vicino la tragedia del sisma, ma ha anche assistito, fino alle sue dimissioni, arrivate lo scorso giugno, alla rinascita dei luoghi di culto più colpiti e di tutte le comunità in cui essi sono inseriti. A lui il compito di celebrare la prima messa in un Duomo che a livello strutturale presenta delle novità. Davanti a navate piene di fedeli e con le autorità in prima fila, ieri la prima messa ha segnato l’avvio di una quotidianità persa e ritrovata. Anche oggi la festa è continuata, con il Duomo rimasto aperto per le visite.
Nel video le interviste a:
- Francesco Cavina, Vescovo emerito di Carpi
- Ingegner Marco Soglia, responsabile unico del restauro
- Cristina Ambrosini, Soprintendente Archeologia e Belle Arti e Paesaggio
- Alberto Greco, sindaco di Mirandola