Nel video l’intervista a Mario Paternoster, Comandante Squadra Mobile Questura di Modena

I genitori erano all’oscuro di tutto. Mentre erano impegnati a lavoro i figli generavano il panico in centro a Modena con risse, furti e minacce. Questo quanto emerso da un’articolata attività di indagine della Squadra Mobile di Modena che ha portato alla denuncia di 21 minorenni tra i 14 e i 17 anni. I giovanissimi divisi in due gruppi, denominati Daisan 216 e Sooz, si davano appuntamento tramite i social e poi proprio sui loro profili pubblicavano i video delle malefatte. Un’escalation di violenza che però secondo un’attenta analisi della Polizia di Stato non è da inquadrarsi nel fenomeno delle Baby Gang in quanto non è stato riconosciuto l’elemento associativo comune alle diverse azioni. Grazie alla collaborazione delle famiglie degli stessi minori, ma anche degli insegnati, i 21 giovanissimi sono stati identificati e denunciati e il pressing operato dagli uomini della Questura sui due gruppi ma anche sui singoli ragazzi è stato determinante per la riduzione degli episodi criminosi.