Se i primi due posti sembrano ormai un affare fra Padova e Sudtirol, col Perugia possibile terzo incomodo, il Modena ha un obiettivo chiaro in queste ultime 7 giornate: consolidare il quarto posto, ora a +6 sulla Triestina, e provare a dare la caccia al terzo, che in chiave playoff può garantire vantaggi consistenti. Un obiettivo su cui ha da subito lavorato anche mister Michele Mignani, rientrato ieri pomeriggio alla guida della sua squadra dopo l’intervento e la convalescenza che lo hanno tenuto lontano dal campo per una decina di giorni. Senza di lui il Modena ha raccolto un solo punto in 2 gare, confermando le difficoltà in fase difensiva. Il primato col titolo d’inverno arrivato fra dicembre e gennaio era stato costruito proprio sui numeri del bunker gialloblù, che nelle prime 23 giornate aveva subito appena 11 gol, restando per ben 14 volte imbattuto. Numeri che avevano fatto della difesa canarina la seconda migliore dei primi tre livelli nei 5 migliori campionati d’Europa, alle spalle del solo Atletico Madrid. Qualcosa però si è inceppato e dalla sfida dello scorso 7 febbraio a Ravenna, finita 0-0, il Modena nelle successive 8 gare ha subito ben 12 reti, chiudendo solo una volta a Salò con la porta inviolata. Un meccanismo che ha smesso di funzionare per vari motivi, dal minor lavoro di raccordo degli attaccanti a una mediana che ha perso sicurezze e smalto. Tutti fattori su cui mister Mignani ha ripreso a lavorare per portare al massimo il motore canarino in vista dei playoff.
MIGNANI TORNA. MODENA, IL BUNKER NON E’ PIU’ IMPERFORABILE
Dopo 10 giorni di assenza mister Mignani è tornato a dirigere un allenamento del Modena, atteso domenica dal Cesena. L’obiettivo dei gialloblù nelle ultime 7 giornate è ritrovare la compattezza difensiva smarrita