Dopo l’ottobrata, la novembrata e la dicembrata, il freddo, quello vero, da gelo e nevicate a bassa quota, proverà a fare capolino tre volte nel corso di gennaio. A dirlo è il meteorologo Mario Giuliacci che scansiona il mese appena iniziato individuando le date dell’irruzione artica. La prima botta arriverà tra il 7 e il 9 di gennaio con una drastica diminuzione delle temperature e il passaggio di una perturbazione. La seconda ondata giungerà qualche giorno dopo, tra il 12 e il 13 gennaio ma non sarà quella in grado di gelare il Paese. Il vero rischio, secondo le previsioni del colonnello Mario Giuliacci riguarda i giorni che vanno dal 17 di gennaio in poi; in quel periodo “ci sarà una rottura degli argini con il vortice polare e l’aria gelida investirà l’Europa e soprattutto l’Italia, è in questo momento che vedremo la vera irruzione del freddo sul nostro Paese”. Insomma le temperature miti che hanno permesso fino ad ora di risparmiare un poco sul riscaldamento senza fare esplodere il prezzo del gas spariranno del tutto con un abbassamento della colonnina di mercurio fino a dieci gradi. Insomma, bisogna prepararsi a uno “schiaffo” polare che farà debuttare sul serio tutta la rigidità dell’inverno, meno risparmioso sul fronte energia, ma più in linea con le medie del periodo