Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario come la memoria, perché le cose che si dimenticano possono ritornare. È il testamento che ha lasciato all’umanità Primo Levi, tra i tanti passati nel campo di concentramento di Fossoli di Carpi, tra i luoghi ai quali ora la Regione Emilia-Romagna assegna un nuovo contributo nell’ambito degli oltre 400mila euro per progetti dedicati alla memoria di quanto accaduto tra il 1943 e il 1945, a sostegno delle celebrazioni per l’80esimo Anniversario della Liberazione nel 2025. Per Fossoli è stato confermato un contributo di 10mila euro per il 2023 e altrettanti per il 2024, ricordando l’80esimo anniversario della strage del poligono di Cibeno. Fossoli, un luogo che non poteva mancare. Che parla di treni dove le persone erano spogliate dell’umanità e della vita. Dove le mani di chi era stato portato lì per motivi razziali o per le proprie idee non avrebbero più stretto quelle dei loro affetti. Baracche che ancora oggi, nel silenzio, urlano dolore e che dopo essersi macchiate di sangue,  solo dagli anni ’80 diventano finalmente luogo di ricordo e monito. Tra i 59 progetti finanziati, mirati alla digitalizzazione del patrimonio culturale per la memoria delle generazioni future, accanto alle tradizionali attività di ricerca storica, itinerari culturali e convegni, sono premiati progetti collegati a ricorrenze legate al 1944, in particolare ai bombardamenti alleati dei Comuni di Modena e Rimini. Infine, con 23mila euro, è stato finanziato anche un progetto degli Istituti storici emiliano-romagnoli per un sito internet capace di far rivedere lo spostamento del fronte dal settembre 1944 all’aprile 1945 attraverso una cartografia interattiva.