Nel video l’intervista a Carlo Curatola, Presidente Ordine dei Medici

Lamentano una mancanza di comunicazione e un più adeguato approvvigionamento delle dosi per consentire il proseguimento della campagna vaccinale. Sono i medici di famiglia, il cui ruolo da giugno diventerà sempre più centrale. In procinto ormai della stagione estiva e insieme alle graduali riaperture che potrebbero apportare diversi spostamenti da parte di numerosi cittadini italiani, il commissario Figliuolo ha confermato la necessità di superare le 500 mila somministrazioni al giorno per terminare entro settembre. E l’unico modo per raggiungere questo obiettivo è coinvolgere maggiormente i medici di base e le farmacie. In Emilia Romagna ad essere interessati da questa novità saranno i cittadini fra i 50 e i 54 anni: ogni medico riceverà i nominativi dei propri assistiti che si sono candidati, potendo così programmare le vaccinazioni. I medici di famiglia dovranno fare 70 mila vaccinazioni a settimana. Ogni sera riceveranno le liste di candidati e cominceranno a comporre le liste delle persone da vaccinare. Verosimilmente verrà somministrato Pfizer, quindi le liste dovranno essere a multipli di 6 persone per volta. A preoccupare però non è la mole di lavoro