Ore 8.30 in punto. 6200 studenti modenesi prendono posto ai loro banchi. Dizionario alla mano, si guardano pensierosi nell’attesa che le “buste” contenenti le sette tracce della prima prova scritta, quella d’italiano, vengano aperte. Il tempo è scaduto, comincia così, ufficialmente, il loro esame di maturità. Quindi, com’è andata?
Sette le tracce scelte dal Ministero su cui sbizzarrirsi: si parte dall’Analisi del testo con “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo e Alberto Moravia con un brano tratto da “Gli Indifferenti”. A chi piace invece argomentare, perfetta la tipologia B con “L’idea di nazione” di Federico Chabod, “Dieci cose che ho imparato” di Piero Angela e un passaggio tratto da “Intervista con la storia” di Oriana Fallaci. Ultima, ma non meno importante, la tipologia C, con la lettera scritta all’ex ministro Patrizio Bianchi per la ripresa degli esami di maturità e il testo di Marco Belpoliti tratto da ‘Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp’. Ed è proprio il testo d’attualità quello che generalmente piace di più ai ragazzi.
Maturandi non sono solo i 18enni, ma anche coloro che ha interrotto gli studi per poi riprenderli in età adulta. Studiare, del resto, non ha età.