E’ stata fissata al 25 febbraio l’udienza preliminare a carico dei tre soggetti, tutti di Bologna, iscritti nel registro degli indagati per il grave incidente che vide coinvolto il senatore modenese Michele Barcaiuolo. L’accusa nei loro confronti è quella di lesioni in concorso. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio. I fatti risalgono all’ottobre 2020, quando Barcaiuolo, ai tempi coordinatore Regionale di Fratelli d’Italia, mentre viaggiava in auto sull’A1 in direzione Nord, venne colpito al volto e al petto da un masso di circa dieci chili. L’oggetto si era staccato da uno dei giunti dell’autostrada e, sollevato e colpito da un tir, era stato scagliato a tutta velocità contro la Lancia Delta su cui Barcaiuolo stava viaggiando con altre due persone. Subito sulle condizioni dell’Autosole erano state fatte interrogazioni sia in Regione che in Parlamento. Secondo le indagini coordinate dalla Procura e condotte dalla Polizia Stradale gli indagati operarono con imprudenza, negligenza e imperizia, concorrendo a causare l’incidente e ferendo gravemente Barcaiuolo. Inizialmente gli indagati erano quattro poi, per uno di loro, il direttore dei lavori di ripristino e sostituzione dei giunti, è stata disposta l’archiviazione. Ora si attende l’udienza preliminare del 25 febbraio
MASSO SULL’A1, CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER I TRE INDAGATI
Sono accusati di lesioni in concorso i tre indagati per il grave incidente che interessò il Senatore modenese Michele Barcaiuolo lungo l’Autosole. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.